• Ayzad
  • Posts
  • 10 - La volta dove ci si mette d'impegno

10 - La volta dove ci si mette d'impegno

Tutto quel che ti serve sapere per goderti meglio l’eros - di qualsiasi tipo

La volta dove ci si mette d’impegno

Nella quale fare sport per gioco è divertente, ma diventare campioni dà più soddisfazione. E alla fine c’è un nuovo grossissimo enigma kinky da risolvere.

Ehilà!

Ti avevo promesso che avremmo parlato di porno-orrori online, ma mi sono accorto che sarebbe stato un discorso troppo lungo - così ne ho fatto un articolo che trovi qui. Se ti va, fammi sapere come la vedi tu. Io sono Ayzad, dal secolo scorso studio e insegno le sessualità insolite, e sto prendendomi una pausa prima di mettermi a scrivere il prossimo libro.

Oggi, fra le altre cose, parliamo di approcci al kink che forse non avevi mai considerato e come possono cambiarti la vita.

Pronti ad approfondire? Allora esploriamo insieme!

[Tutti i contenuti sono 100% IA-free]

PARLIAMO DI…

Come trasformarsi con l’eros estremo

Di recente sto incontrando diverse persone un po’ deluse da ciò che considerano la superficialità degli ambienti kinky. Ciascuna la vede a modo suo, ma il concetto di fondo è che si parli tanto (di BDSM, poliamore, bondage, castità forzata, mille altre pratiche) ma poi nella pratica sia tutto uno sperimentare senza impegnarsi troppo.
Fra i miei follower c’è un signore che certe passioni le coltiva da una vita e l’ha sintetizzata così: «il BDSM ha il merito di avere reso tutto più sicuro, ma la colpa di avere reso effimere le esperienze. Quando lo chiamavamo ancora ‘sadomasochismo’ era normale viverlo come trasformazione, mentre adesso è tutto finalizzato a non lasciare segni né sul corpo, né nell’anima. Se devo tornare a casa come se non fosse successo nulla, perché farlo?».

È una interpretazione radicale e certamente non adatta a tutti, ma non priva di fondamento. Se infatti non c’è niente di male nel vivere la sessualità - alternativa o meno - solo come un divertente passatempo, è anche un po’ un peccato negarsi qualcosa di più profondo e, sì, trasformativo. È tipo la differenza che passa fra una passeggiata sotto casa e un viaggio intercontinentale, fra un Big Mac e le lasagne della nonna: belle le cose senza impegno, ma è più facile che siano altre esperienze a lasciarti qualcosa.
I giochi di dominazione si prestano molto bene all’esempio. Possono essere vissuti come un infinito catalogo di caselle da smarcare, oppure ci si può soffermare a dare un significato diverso a strumenti, pratiche e soprattutto ai rapporti.

Ne parlavo qualche tempo fa in un seminario sul fisting. Arrivare a farsi infilare una mano nel sedere può essere un’assurdità, un numero da circo… oppure la dimostrazione concreta di un letterale sacrificio di tempo e costanza finalizzato a offrire al partner una disponibilità fuori dal comune, che viene a sua volta celebrata con l’esperienza di una complicità e connessione tanto improbabile quanto profonda. Non è che cambi il gesto, l’improbabilità o la spettacolarità: quel che cambia è il senso.
Lo stesso vale per un collare (oggetto qualunque comprato su Temu, o simbolo di devozione?), per un segno sulla pelle, per un’abitudine stramba. Alzarsi in piedi quando entra la persona dominante è antiquato bon ton, ma anche il modo di segnalare con un solo gesto «riconosco il tuo potere su di me, ti rispetto, e per me il tuo piacere ha sempre la priorità». Di nuovo: non per tutti, ma… tutto un altro mondo rispetto alla goliardia di un «visto che non ho di meglio da fare, proviamo a giocare»!

Questi cambi di prospettiva naturalmente non sono solo atti di altruismo. Capirlo sembra difficile solo finché non si pensa agli atleti professionisti: gente che sacrifica tutto e trasforma il proprio corpo in modi innaturali pur di vivere l’emozione di poter svolgere un solo, unico gesto con perfezione assoluta. Nessuno si sottopone a tanta disciplina solo per qualche secondo di applausi e forse una medaglietta: si tratta di soddisfazione personale tanto nel processo quanto nel risultato.
Il bello è che siamo abituati ad applaudire olimpionici come loro, a stimare chi dedica l’esistenza a eccellere in qualche scopo… ma di solito ci appare folle impegnarsi allo stesso modo in campo erotico. Strano, specie quando in questo caso l’impegno produce letteralmente piacere.

Eppure di questo si tratta: di accogliere la bellezza nel lasciarsi toccare davvero dalla passione. Forse si può ritrovare un po’ dell’ossessione meravigliosa che provavamo da bambini per i nostri sogni, di quell’energia che strada facendo abbiamo dirottato su obiettivi tristi come contribuire al capitalismo.
Di certo si può smettere di considerare il piacere - kinky o meno che sia - meno importante di altri obiettivi. Questa edizione è stata ispirata anche da un post dello stesso signore che citavo all’inizio, che riporto integralmente:

Fra i feedback più frequenti al mio profilo c'è un misto di incredulità e timore: "Ma no, ciò che cerchi è troppo!"

Se hanno questa convinzione, perché dovrei far loro cambiare idea? Non ne trarrei vantaggio io, né loro. Di certo non troverò la padrona che cerco affannandomi a convincerla, come se fossi un piazzista di aspirapolveri disperato.
Inoltre lo so anche io di chiedere molto, figuriamoci.

A volte commentano: "Ma tu vuoi qualcuna che tratti il vostro rapporto BDSM come un lavoro!"

E in effetti sì, ciò che cerco è una persona che, come me, abbia dentro una tale passione per il sadomasochismo da volersi impegnare giorno dopo giorno, ora dopo ora per viverla appieno. Solo che a differenza di un lavoro non si tratta di una fatica, di una rassegnazione a doversi alienare per il profitto altrui; è una gioia nel potere realizzare pienamente i propri desideri più profondi.

E' strano, inaccettabile?

Andatelo a dire a chiunque voglia prendersi un cane, sapendo bene che poi tutti i giorni senza eccezione dovrà portarlo fuori, nutrire, curare, coccolare, tenere con sé.

Andatelo a dire a chi si sposa, o a chi fa figli. Rispetto a "un lavoro" sono impegni ben più... gravosi, se lo si fa controvoglia (e perché dovresti farlo?). Oppure meravigliosi. Dipende solo da cosa si ritiene importante nella vita.

E adesso ditemi perché dovrei limitare i miei desideri. Anzi, già che ci siete ditemi perché limitate così tanto i vostri da farvi sembrare strana una cosa naturale come aspirare alla propria realizzazione.

Lo trovo ineccepibile. Se ti ha fatto vibrare un po’ l’anima, ti propongo qualche domanda che ti puoi fare per cominciare a valutare un modo diverso di vivere l’eros:

  • Come vivo la sessualità oggi mi basta o mi sto accontentando?

  • Quali situazioni erotiche vorrei vivere? Ogni quanto tempo?

  • Quale desiderio kinky non mi sono mai concesso di esprimere? Perché?

  • Ho delle fantasie che preferisco rimangano tali? Posso realizzare qualcosa di equivalente ma più gestibile?

Ti avverto: trovare le risposte è un lavorone - ma ne vale decisamente la pena… e, se serve, sai dove trovarmi per darti una mano.

STIMOLAZIONI

Bentornati alla sezione della newsletter che vi fa fare un figurone nelle chiacchierate fra amici…

STORIE DI COACHING

“Voglio proteggere mia figlia” - La storia di R

R aveva scoperto che la figlia diciassettenne stesse provando molto interesse per il BDSM, che esplorava online spacciandosi per maggiorenne e preparandosi a incontrare persone dominanti. Nonostante ritenesse che la ragazza dovesse sentirsi libera di fare le proprie esperienze erotiche, R era molto preoccupata che la figlia potesse incontrare persone pericolose, essere manipolata o non riuscire a valutare correttamente situazioni a rischio.

Il coaching con lei si è svolto quindi su due linee. Nella prima le ho fornito tutte le informazioni utili a gestire con competenza l’argomento; nella seconda abbiamo identificato una strategia ottimale per indirizzare la ragazza verso un approccio sereno alle sessualità alternative, fatto di consapevolezza e aspettative realistiche. In breve tempo R è riuscita a intavolare una conversazione senza imbarazzi ma rispettosa delle esigenze di entrambe, ritrovando la tranquillità di cui aveva bisogno.

Se non trovi il modo di soddisfare i tuoi desideri più importanti scrivimi: il coaching è fatto apposta per aiutarti a ritrovare la felicità.

[I fatti sono riportati con l’autorizzazione dei protagonisti e cambiando ogni elemento che possa identificarli]

INCONTRIAMOCI

Ecco i prossimi appuntamenti dal vivo:

Sadistique - Party

7 SETTEMBRE - MILANO

Da 20 anni, il luogo di riferimento per il mondo kinky italiano.
Un ambiente sicuro e accogliente in cui conoscere e giocare con persone amanti del BDSM, che offre anche seminari, mostre d’arte, e… un tema diverso ogni mese con un concorso spettacolare.

Sadistique - Party

21 SETTEMBRE - MILANO

L’evento BDSM al femminile più particolare in Italia.
Un party per donne dominanti e sottomessə di ogni genere, basato su rispetto e sicurezza per tuttə – ma soprattutto su vera passione per il femdom, senza sottotesti commerciali.

DAGLI ARCHIVI

La pratica erotica più assurda è solo una leggenda urbana. …O no?

Era inevitabile che prima o poi ne parlassi pure io. Ma, come al solito, ho cercato di approfondire un po’ la cosa.
Se hai mai avuto dei dubbi su come funzioni veramente la storia dei criceti infilati in giro, ti ho scritto un articolo che chiarisce la questione una volta per tutte.

LETTURE

Due libri che ti piaceranno:

Porno di carta

Improbabile e imperdibile: la storia delle riviste pornografiche in Italia, così intrecciata alla storia e alla cronaca del nostro paese da diventare una preziosissima chiave per capire finalmente come siamo arrivati qui.

XXX - Il dizionario del sesso insolito

Oltre 1.200 voci interconnesse per avventurarsi fra gli aspetti meno conosciuti del passatempo più bello che ci sia.

Non so te, ma io non ho mai smesso di pensare che l’anno inizi a settembre, come ai tempi della scuola. Di solito è in queste settimane che si fanno propositi difficili da mantenere, quindi ti propongo una strategia alternativa.
Che ne dici di lasciare perdere le aspirazioni improbabili, e quest’anno ci concediamo invece di concentrarci sul nostro benessere erotico? Tutto sommato infatti la cantina può restare disordinata e nessuno fa davvero caso a quel chiletto in più - ma la vita scorre, e vale la pena di non accontentarsi di tirare avanti così così. Se serve e se vuoi, sai dove trovarmi.

Cosa ti ha interessato di più questa volta? Cosa vorresti leggere la prossima? Scrivimi: non riesco a rispondere a ogni mail, ma le leggo tutte!

Ricorda che per te questa newsletter è gratis, ma non per me - crearla mi impegna parecchie ore ogni volta - se ti ha intrigato puoi aiutarmi inoltrandola a qualcuno che ti piace, o iscrivendoti al mio canale YouTube.

E COME PROMESSO…

Il post improbabile di Instagram che ho pubblicato nella precedente edizione è piaciuto molto. Eccone allora un altro altrettanto curioso, con la spiegazione qui sotto…

Alla prossima, e nel frattempo… goditi la vita!

A.