La volta delle letture interessanti

Nella quale si esce dalle zone di comfort. E alla fine c’è un nuovo Momento Inesplicabile.

PARLIAMO DI…

Come sfidare le zone di comfort mentali

Hai presente quando si dice che per conquistare nuovi piaceri si debba accettare di uscire dalle proprie zone di comfort? Spesso il riferimento è a pratiche fisiche («Ehi! Non avrei mai immaginato che l’elettricità/sporcarsi col cibo/interpretare personaggi/ecc. potesse essere così divertente!»), ma non bisognerebbe scordarsi di sfidare un po’ anche la mente. In particolare: le convinzioni che ci siamo fatti nel tempo su cosa sia e come debba essere il kink, o la sessualità in genere.

Allora ti propongo un gioco: di seguito troverai alcuni scritti che secondo me sfidano alcune idee un po’ troppo comode ma molto diffuse nell’ambiente BDSM. La regola è leggerli - magari facendosi aiutare da un buon traduttore online se serve - sospendendo il giudizio fino alla fine.
Poi pensaci su, e se ti va fammi sapere quanto li hai sentiti in sintonia col tuo modo abituale di vedere le cose. Prometto che ne vale la pena.

Cominciamo con Michael Robbins, un poeta molto diverso da come te lo immagini. Per dire: la sua raccolta di poesie più nota si intitola Alien vs. Predator. In un coraggioso e bellissimo articolo uscito su Harper’s racconta i suoi incontri BDSM con dominatrici a pagamento e non… interrogandosi nel frattempo sul perché diavolo sia tanto attratto da quelle esperienze. Spoiler: come spiego spesso nelle mie lezioni, fra i motivi più frequenti per cui ci si rivolge al sesso estremo c’è la necessità di riprendere il controllo sulla propria vita e sulla sofferenza che si prova, che può derivare da tante cose.
Lui però lo argomenta in modo quasi commovente da tanto è sincero, alla faccia di tutti quelli che «Nah, per me ‘ste robe sono solo un gioco». Come se giocare fosse poco, poi.

Poi c’è daniika, orgogliosamente sottomessa e… incazzata nera con tante sue colleghe e colleghi che “abusano dei dominanti”. Per leggere i suoi solidissimi motivi devi avere un account su Fetlife - ma se sei qui ho come l’impressione che non sia un problema, vero?
A ogni modo, la signora non ha tutti i torti: gli ultimi vent’anni di massificazione dei kink in un certo senso hanno normalizzato un atteggiamento che non ha affatto senso, se appena appena ci ragioni su un attimo.

E dopo c’è un articolo di Vice (sì, lo so…) che gira la frittata in modo encomiabile. E se invece di lamentarci tanto di relazioni e partner “tossici” ci fermassimo un attimo a guardarci allo specchio? Sta’ a vedere che siamo noi quelli che intossicano gli altri, e forse non ce ne stiamo nemmeno accorgendo!
Fatti coraggio, che un po’ di introspezione non ha mai fatto (troppo) male. 5 punti extra se estendi il ragionamento al mondo dell’eros insolito.

A proposito di coraggio: ne serve parecchio per ascoltare Evie Lupine, una tiktokerina con tutti gli atteggiamenti indigeribili di chi è abituato a dover far spettacolo per sperare in una carriera da influencer. La sua specialità è lamentarsi fare divulgazione sulla asessualità e l’erotismo compulsivo, ma in questo caso racconta il suo punto di vista su una coppia di alfieri del poliamore che forse vendono (letteralmente) la cosa un po’ disonestamente - tanto che stanno creando una sorta di setta.
Il punto però non è nemmeno questo, ma i dubbi che nascono su argomenti che scommetto non avevi mai preso in considerazione. Tipo: eh già, ma che differenze ci sono fra il poliamore fra WASP (nel senso di ricchi bianchi urbani) e quello delle persone di colore, magari in parti del mondo marginalizzate? E se avessimo qualcosa da imparare? O da ridiscutere, magari…

Infine abbiamo Aella, quella della più grande ricerca sulle parafilie. E già partono le domande: a parità di metodologia, vale di più piccolo studio fatto da un team accademico o una enorme analisi di dati fatta da una sex worker? E perché?
Mentre ti interroghi, durante una intervista sulla tassonomia dei kink è saltato fuori che la signora ti vuole dare centomila dollari se le trovi un marito con caratteristiche estremamente specifiche. Se hai opinioni contrastanti sulle app di dating, qui siamo al gradino successivo - dare la propria vita erotico-affettiva in outsourcing «perché scientificamente ha senso e conviene», dice lei. E se non hai ancora abbastanza confusione in testa, beccati questo piccolo particolare: stiamo parlando di una prostituta piuttosto ricca, ma che si lava solo ogni dieci giorni.

Adesso però non barare: avevamo detto che li avresti letti davvero!

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Vediamo un po’ di notizie di sesso strano dal mondo…

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Body play, Fakir Musafar e l’estasi endorfinica

Il tipetto garrulo qui sopra è la persona per cui oggi non ti sembra affatto strano vedere tatuaggi o piercing. Davvero: tutto merito suo e della sottocultura Modern Primitive che ha fondato nel 1945, quand’era ancora un ragazzino.
C’è un articolo su di lui… e all’interno trovi il link a un bellissimo documentario sulla sua vita di esplorazioni estreme.

LETTURE

Due libri che ti piaceranno:

E COME PROMESSO…

Eccoti qui un altro prezioso esemplare proveniente dal mio Museo dei Momenti Inesplicabili nella Storia della Sessualità. No, ne so quanto te - se no non sarebbe inesplicabile, ti pare?