• Ayzad
  • Posts
  • 14 - La volta del bar di Star Wars

14 - La volta del bar di Star Wars

Tutto quel che ti serve sapere per goderti meglio l’eros - di qualsiasi tipo

La volta del bar di Star Wars

In cui si scuote la testa di fronte all’autosabotaggio, ma si cerca anche una soluzione. E alla fine c’è il dimonio kinkaruolo .

Ehilà!

C’è voluto un po’ di impegno, ma pare che finalmente sia arrivato davvero l’autunno. Per qualche tempo dovrei avere finito con trasferte e imprese strane (per dire: nel weekend mi sono ritrovato a officiare un matrimonio kinky!), quindi è ora di mettersi comodi, approfittare della collezione di tè e riprendere anche questa newsletter - anche perché nel frattempo si sono accumulati un sacco di argomenti che varrà la pena di trattare.

Io sono Ayzad, dal secolo scorso studio e insegno le sessualità insolite, e per essere il gran visir dei perversatili sono sorprendentemente pacato e stanziale.

Oggi, fra le altre cose, parliamo di distorsioni erotiche, crimini terribilissimi e tanto altro.

Pronti ad approfondire? Allora esploriamo insieme!

[Tutti i contenuti sono 100% IA-free]

PARLIAMO DI…

Come (e perché) non farsi spaventare dai kinkster

La teoria è semplice e funziona così: un giorno ti accorgi di avere uno strano interesse per qualche forma di erotismo un po’ fuori dalla norma, e la cosa ti scombussola un po’ - anche perché ti hanno sempre detto che le persone con certi gusti sono matte/pericolose/ridicole. Allora ti informi, ovviamente online, e scopri che invece no: c’è tutta una sottocultura di gente con la tua stessa passione, e approcciandola bene si gode un sacco più dei banali colleghi d’ufficio.

Il passo successivo è pertanto informarsi bene: si va su Amazon e si compra un libro sull’argomento (possibilmente uno dei miei, grazie) su cui impari tutto quel che c’è da sapere. Però ti manca ancora un elemento fondamentale: qualcuno con cui mettere in pratica le tue fantasie! Fortuna che il libro - e i social, eccetera - ti hanno ripetuto cento volte che le persone come te… vanno nei posti fatti apposta per le persone come te.

Allora ti fai coraggio, cerchi un po’, e frequenti il tuo primo aperitivo kinky, che per complicare inutilmente le cose si chiama “munch”. Fai qualche amicizia, confronti le tue idee con quelle degli altri, e a un certo punto ti dicono «ma perché non vieni a un play party, così vedi gente che fa cose e magari provi anche tu in un ambiente sicuro?».
Magari non subito, ma ci vai. I partecipanti sono accoglienti, sexy e rispettosi, compresa una persona con cui scatta una chimica particolare e…

…voilà! Vi mettete insieme, e scopri che nell’intimità di una relazione e con la costanza che questa permette, si possono esplorare i giochi erotici molto più profondamente, assaporando la connessione quasi mistica generata dal condividere gli aspetti più segreti e vulnerabili delle vostre anime. Vi entusiasmate tanto che, logicamente, vi viene voglia di restituire alla comunità parte di questa bellezza trascendentale, e cominciate a collaborare proprio a quell’informazione, quei munch e quei party che vi hanno permesso di raggiungere piaceri così sublimi. Grazie al vostro impegno, altre persone scopriranno le gioie dell’esplorazione sessuale.

Bello, no?
Peccato che però sia solo la teoria, perché la pratica è un po’ differente.

Di solito funziona così: mentre stai doomscrollando il cellulare, trovi un porno più eccitante degli altri che ha dei tag strani. Segui i tag; guardi altri 38.000 video simili; quando non ne trovi più cerchi quelle parole strane con Google, e trovi dei siti interamente dedicati a ‘ste pratiche assurde. Sono altri porno, ma anche forum (Forum? Ma chi li usa più nel 2025? Eppure.) strapieni di gente con nomi altisonanti che racconta di fare cose pazzesche.

Leggi (e intanto continui a guardare foto e video); provi a contattare una tipa che non ti risponde; provi a contattare un sosia di Harry Styles che si rivela un ragioniere calvo di Barletta che si collega di nascosto dalla moglie; riprovi con un’altra tipa che ti insulta e chiede soldi per le foto dei (forse) suoi piedi; prendi un caffè con un altro tipo che non sembra male, ma ti trascina in motel a fare la scopata più triste della tua vita.
A questo punto sono passati anni ma capisci che ti conviene davvero studiare. Quindi vai su TikTok, e vedi una smandrappata qualunque che dice “munch”. Ci vai, con la sicumera di chi sa tutto di pittori norvegesi depressi, e trovi quello che una mia cara amica definiva ‘il bar di Guerre Stellari’.

Beh, quanto meno suonano musichine buffe.

In realtà si tratta di un campionario esatto delle molteplici condizioni umane, dal disagio più oscuro alla solitudine delle superstar, passando per l’intero DSM-V. È come qualsiasi altro ambiente, con la differenza che - in nome dell’inclusività e del non-giudizio - lì vengono tollerati anche personaggi e comportamenti inaccettabili, che in ogni altro contesto sarebbero cacciati a pedate. Inevitabile quindi che tu (e tante altre persone con ancora un po’ di autostima) lasci perdere e passi direttamente oltre, sperando che i party siano meglio.
Sorpresa: sono davvero meglio. Ma solo quelli giusti, perché nove volte su dieci si tratta invece di trappoloni per Giantizi e Tizielopi in preda a solitudine/alcool/sostanze allucinanti: in mezzo alla musica a palla, sex worker e predatori di periferia se la spassano.

Tu, in compenso, non te la spassi fino a quando non scovi i pochi eventi concepiti come si deve. Ci trovi sicurezza, dialogo, competenza, attrezzature, un pelo di divulgazione, e perfino quel po’ di selezione all’ingresso che esclude chi proprio non c’entra niente.
Ma… tutte le belle persone presenti hanno fatto il tuo stesso percorso, e si tengono strettissime le preziose amicizie e gli affetti coltivati nel tempo. Risultato: fanno gruppetti apparentemente impenetrabili. Basterebbe approcciarli serenamente, ma se appena appena soffri di un po’ di timidezza, dopo un paio di party spettacolari ma in cui non hai conosciuto nessuno mandi tutto a cagare e trovi un altro hobby.

Pensi che l’abbia fatta troppo tragica? Beh, forse un pochino sì - ma nelle sottoculture kinky c’è davvero un abisso fra teoria e realtà, ed è un peccato perché tutti questi autosabotaggi non fanno altro che allontanare proprio chi vive più seriamente le proprie passioni erotiche.
Tanto per cambiare, il segreto sta nell’avvicinarsi all’ambiente con consapevolezza e realismo, così da scansare gli ostacoli più fastidiosi.

Il consiglio più importante che possa darti è di lasciar perdere tutta la parte online se non per ottenere le informazioni di base. Purtroppo Internet si è affermato soprattutto come il luogo in cui scaricare nevrosi sapendo che tanto non ci saranno conseguenze. Non è che nelle varie community digitali non ci siano anche ottime persone, ma per scovarle (insieme a contenuti affidabili) bisogna sopportare così tanti megalomani, narcisisti, sex worker, predatori, cazzari, troll, mitomani, sociopatici, mentitori, puttanieri, psicopatici e perdigiorno… che non ne vale la pena. Unica eccezione: compilare un profilo e lasciarlo lì, perché non si sa mai che la tua anima gemella possa inciamparci e contattarti.

Poi: credimi, lo so che non ne hai voglia e pensi sia uno sforzo inutile che rovina la spontaneità dell’estasi suprema ch’è propria dell’idilio dell’amore… ma informati! Se proprio non ti piacciono le cose che faccio io, c’è una tonnellata di altre risorse validissime che ti daranno molti più strumenti per goderti i kink rispetto alle scemenze da social network. Più ne sai, più godi.

Parlando di “mondo reale”, come lo chiama chi non s’è ancora accorto di passare online metà del suo tempo, bisogna invece mettersi in testa che non c’è una “community” come racconta acriticamente la narrativa sex positive. Quel che esiste davvero è un ecosistema in cui convivono offerte molto differenti.
Siccome il sesso insolito confonde le idee ma la pizza la capiscono tutti, pensa di avere voglia di una bella margherita. Puoi prendere il trancio a lunga scadenza del supermarket, quella del panettiere, quella del kebabbaro, andare in un ristorante che fa anche la pizza, in una pizzeria generica, in una gestita da napoletani veraci e fedeli alla tradizione, da un tale che fa “pizze gourmet” o dal cuoco stellato. Sono tutte simili e diverse fra loro, adatte a esigenze e contesti differenti.

Con i kink è la stessa identica cosa. Probabilmente riterrai eccessivo aspirare a vette incommensurabili, ma potendo scegliere ti conviene puntare a un buon livello, che valga la pena dell’investimento di tempo, energie e passione che ti è richiesto.
Per trovarlo si fa come in qualsiasi altro ambito: ci si informa, si consultano le recensioni, magari si guarda che ne pensa qualche esperto riconosciuto, ci si informa un altro po’, e quando si è pronti si parte all’avventura.

L’altra cosa che di solito non ti dicono è che frequentare eventi pubblici è il modo più semplice per trovare la persona giusta con cui esplorare… ma per quanto divertenti siano i play party, non c’entrano quasi nulla con le dinamiche che si creano nell’intimità, che è il contesto in cui davvero “avviene la magia”.

Qui però bisognerebbe parlare di tante altre differenze fra teoria e realtà. Facciamo che riprendiamo il discorso la prossima volta, va’.

STIMOLAZIONI

Ho qui un po’ di link per te. Che faccio, lascio?

STORIE DI COACHING

“Voglio entrare nel mondo kinky” - La storia di H

H è una donna con un forte desiderio di vivere una relazione di cuckolding, che però era rimasto irrealizzato a causa di partner che si approfittavano di lei per realizzare le loro fantasie momentanee, senza però offrire la convinzione e l’impegno necessari in un rapporto più costante.

Con lei il percorso di coaching si è diviso in due fasi. Nella prima abbiamo stabilito delle strategie attraverso cui riconoscere i partner inadatti e trovare più facilmente il suo uomo ideale. Nella seconda l’ho aiutata a sviluppare delle modalità di gioco che tenessero alto l’interesse in questo tipo di relazione pur essendo sostenibili per entrambi i partner, con una particolare attenzione anche all’aspetto del benessere psicologico. Un paio di settimane fa ha festeggiato il terzo anno di matrimonio con il suo marito cuckold.

Se non trovi il modo di soddisfare i tuoi desideri più importanti scrivimi: il coaching è fatto apposta per aiutarti a ritrovare la felicità.

[I fatti sono riportati con l’autorizzazione dei protagonisti e cambiando ogni elemento che possa identificarli]

INCONTRIAMOCI

Ecco i prossimi appuntamenti dal vivo:

Sadistique - Party

2 NOVEMBRE - MILANO

Da 20 anni, il luogo di riferimento per il mondo kinky italiano.
Un ambiente sicuro e accogliente in cui conoscere e giocare con persone amanti del BDSM, che offre anche seminari, mostre d’arte, e… un tema diverso ogni mese con un concorso spettacolare.

Freedomina - Party

16 NOVEMBRE - MILANO

L’evento BDSM al femminile più particolare in Italia.
Un party per donne dominanti e sottomessə di ogni genere, basato su rispetto e sicurezza per tuttə – ma soprattutto su vera passione per il femdom, senza sottotesti commerciali.

DAGLI ARCHIVI

Il primo negozio fetish del mondo

Hai mai sentito parlare di Nativa Richards? Eppure 102 anni fa è stata una delle donne più famose e perverse sulla faccia della Terra. Pensa che era così sfacciata da avere addirittura fondato il primo negozio della storia interamente dedicato all’abbigliamento fetish - che ha avuto una storia decisamente particolare. Figurati se non ci scrivevo su un’articolo.

LETTURE

Due libri che ti piaceranno:

Autoerotic asphyxiation

Probabilmente mi hai sentito dire che è meglio non giocare con strangolamenti e soffocamenti. Questo libro spiega perché - con tutti i dettagli medici, legali, sociali e perfino assicurativi. Una lettura fondamentale.

Castità forzata

Un manuale affascinante, che mostra come qualsiasi gioco erotico (non solo la castità forzata) sia molto più che l’uso di una serie di oggetti.

Devo fare un ringraziamento speciale a chi mi ha contattato per chiedere novità sul podcast Esploratori del sesso insolito: sono felicissimo che sia piaciuto, ma temo che per la terza stagione ci sarà da aspettare ancora un po’. In compenso sto rispolverando i microfoni per qualcosa di un po’ diverso - e con un po’ di fortuna potrei già annunciarlo nella prossima newsletter.

Cosa ti ha interessato di più questa volta? Cosa vorresti leggere la prossima? Scrivimi i tuoi commenti: non riesco a rispondere a ogni mail, ma le leggo tutte!

Ricorda che per te questa newsletter è gratis, ma non per me - crearla mi impegna parecchie ore ogni volta - se ti ha intrigato, puoi aiutarmi inoltrandola a qualcuno che ti piace, o iscrivendoti al mio canale YouTube.

E COME PROMESSO…

Sei lì che, come capita un po’ a tutti, sfogli un antico trattato di demonologia persiana… e all’improvviso te lo ritrovi davanti! È lui: il flagello più temuto, nonché prova documentale che i feticisti molesti sono una persecuzione infernale fin dalla notte dei tempi.

Alla prossima, e nel frattempo… goditi la vita!

A.