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7- La volta della rivolta

Tutto quel che ti serve sapere per goderti meglio l’eros - di qualsiasi tipo

La volta della rivolta

In cui ci stiamo giocando la libertà in cambio di una sega. E alla fine c'è la soluzione che ti serve.

Ehilà!

Eravamo rimasti con due argomenti in sospeso: la presentazione del quasi-mio nuovo libro e l’imminente disastro per la legislazione britannica sulle telecomunicazioni. Che - giuro - c’entra parecchio con le sessualità strane. Ho tirato una monetina, è uscita croce e mo’ ti tocca il secondo tema.
Io sono Ayzad, dal secolo scorso studio e insegno le sessualità insolite, e apparentemente sono pure uno stratega sopraffino.

Oggi, fra le altre cose, parliamo del futuro del porno sull’internet, di quel porco schifoso del tuo nipotino e di rivoluzione.

Pronti ad approfondire? Allora esploriamo insieme.

[Tutti i contenuti sono 100% IA-free]

PARLIAMO DI…

Come salvarsi dal tecnobigottismo

Come sa benissimo il 102% della popolazione mondiale, Internet è fatta per il porno e a volte la pornografia prende strane pieghe. Ogni tanto però qualcuno si accorge di non avere abbastanza voti e decide di mobilitarsi per salvare i nostri bambini, che in effetti incontrano le prime immagini e video per adulti già tra i 6 e i 12 anni di età.

Riprendi pure fiato. La realtà è che tutto ciò succedeva anche prima del Web, almeno fino dagli anni Ottanta del secolo scorso, quando l’Italia era il più grande produttore occidentale di materiale pornografico e le prime televisioni locali usavano videocassette porno per riempire i palinsesti anche in orari improbabili. E anche allora c’erano, ovviamente, comitati di ogni sorta che insorgevano per combattere il fenomeno.

In che modo? Beh, seguendo esattamente lo stesso copione che è andato in scena di recente nel Regno Unito. Quindi guardandosi bene dal promuovere l’educazione alla sessualità, che preverrebbe anche un sacco di altri problemi, ma censurando, negando tutto, disinteressandosi e nascondendo la questione sotto il tappeto. Nella fattispecie, con una nuova legge che dal 25 luglio impone di verificare l’identità degli utenti per accedere ai siti porno.

Se non stai ancora tremando di paura te lo rispiego. In questo preciso momento, ad appena 2000 km da casa tua, un governo sta costruendo un database di nomi, facce e dati bancari associati alla profilazione dei relativi gusti erotici. Un database, tanto per fare un esempio, come quelli che vengono regolarmente divulgati per errore; come quelli che le compagnie assicurative e le app di dating usano per alzare i prezzi ai clienti più vulnerabili; come quelli che in Russia, Cina e altre nazioni vengono utilizzati per condurre retate di “deviati socialmente pericolosi”. Fortuna che viviamo in un paese progressista che non copierebbe mai l’iniziativa, no?

Ma non è finita qui, anzi. Quando un governo blocca gli accessi ai siti porno più noti succedono infatti due cose. La prima: la gente va su quelli meno noti, che di solito sono anche quelli con i materiali più estremi - mescolati a volte a contenuti acchiappaclick raccapriccianti che di erotico non hanno nulla. E, francamente, preferisco che la mia nipotina veda un pompino rispetto a video di narcos che scuoiano vivi i loro rivali. Così si alimenta una rincorsa infinita alla censura, che le istituzioni perdono sempre da trent’anni a questa parte.

Il secondo effetto è che gli utenti aggirano il blocco simulando di collegarsi da altre nazioni. Per farlo basta una VPN, cioè un software usato anche da chi deve nascondere la propria identità per sfuggire a regimi violenti, per proteggere il proprio attivismo, o banalmente evitare marketing predatorio. Dopo ti dico quale uso io, ma si tratta solo di una soluzione temporanea e peggiore del problema. È chiaro infatti che, se troppi usano questo sistema per continuare a farsi le pippe online in santa pace, prima o poi un governo repressivo non farà altro che vietare le VPN tout court. E tanti saluti alle persone in pericolo.

E allora che si fa? Beh, si fa il possibile per resistere, cercando di riunire una massa critica necessaria per spingere il potere in direzione di maggiori diritti e migliore informazione. Si fa politica - quella vera, non gli strilli da social.
O, per lo meno, si resiste dove il danno è maggiore: nel portafogli di chi, per non complicarsi la vita, cede alle pretese urlate da piccoli gruppi di odiatori bigotti. Si boicotta roba come la piattaforma di giochi Steam che rimuove i “contenuti controversi”; si usano carte di credito che non supportano attivamente la censura; naturalmente si sostengono le iniziative di educazione sessuale.

In buona sostanza: bisogna mobilitarsi a sufficienza per far sì che educare alla consapevolezza sessuale (anche sul tema della pornografia) convenga più che inventarsi soluzioni complicate e dannose.
È faticoso, è fastidioso, ed è anche indispensabile. Se hai ancora qualche dubbio pensa davvero ai bambini, e chiediti se vuoi che i tuoi figli crescano in un mondo in cui il piacere sia trattato come un babau di cui essere diffidenti. Alla fine, chi può cambiare le cose sei tu.

STIMOLAZIONI

Nel frattempo è successo anche questo…

STORIE DI COACHING

“Voglio capire i gusti del mio partner” - La storia di M

M si era sposata da poco ed era felicissima... ma anche molto confusa dall'aver scoperto una preferenza erotica davvero bizzarra che il marito aveva cercato di tenerle nascosta. Pur avendo una mentalità aperta, lei aveva avuto un'educazione molto tradizionalista e aveva difficoltà ad accettare quello che le era sempre stato descritto come sintomo di gravi disturbi mentali.

Il percorso di coaching della coppia è stato impostato su due linee parallele. Lei è stata guidata a conoscere la sex positivity e a superare una serie di pregiudizi che le causavano anche conflitti interiori che limitavano il suo stesso piacere. Lui ha imparato a comunicare le sue fantasie in modo più accettabile, ma soprattutto a viverle con più etica e consapevolezza - lasciandosi alle spalle anche la vergogna che lo tormentava da sempre.

Se non trovi il modo di soddisfare i tuoi desideri più importanti scrivimi: il coaching è fatto apposta per aiutarti a ritrovare la felicità.

[I fatti sono riportati con l’autorizzazione dei protagonisti e cambiando ogni elemento che possa identificarli]

INCONTRIAMOCI

Ecco i prossimi appuntamenti dal vivo:

Sadistique - Party

7 SETTEMBRE - MILANO

Da 20 anni, il luogo di riferimento per il mondo kinky italiano.
Un ambiente sicuro e accogliente in cui conoscere e giocare con persone amanti del BDSM, che offre anche seminari, mostre d’arte, e… un tema diverso ogni mese con un concorso spettacolare.

Freedomina - Party

21 SETTEMBRE - MILANO

L’evento BDSM al femminile più particolare in Italia.
Un party per donne dominanti e sottomessə di ogni genere, basato su rispetto e sicurezza per tuttə – ma soprattutto su vera passione per il femdom, senza sottotesti commerciali.

DAGLI ARCHIVI

Fantasia, realtà e contratti BDSM

Mi fa sempre impressione quando, spulciando fra articoli scritti anche vent’anni fa, trovo argomenti su cui si discute molto (e spesso a sproposito) ancora oggi. Per esempio: il valore dei contratti fra dominanti e sottomessi.

Con questa storia Cinquanta sfumature ci ha riempito tre libri, eppure la realtà è… un po’ diversa. Prova a dare un’occhiata a questo articolo, e fammi sapere che ne pensi.

LETTURE

Due libri che ti piaceranno:

The compendium of rubber garment making

È in inglese, è di nicchia… ed è la bibbia per chi voglia creare abiti in latex, o semplicemente ne voglia scoprire storia e segreti. Un’opera epica.

Castità forzata

Un manuale affascinante, che mostra come qualsiasi gioco erotico (non solo la castità forzata) sia molto più che l’uso di una serie di oggetti.

Com’è andata con tutti i link che ho sparso in questa edizione della newsletter? Erano parecchi, ma… hai provato a seguirli tutti? Fra l’altro, ho qualche altra domanda per te.

Cosa ti ha interessato di più questa volta? Cosa vorresti leggere la prossima? Scrivimi: non riesco a rispondere a ogni mail, ma le leggo tutte!

Ricorda che per te questa newsletter è gratis, ma non per me - crearla mi impegna parecchie ore ogni volta - se ti è piaciuta puoi aiutarmi inoltrandola a qualcuno che ti piace, o iscrivendoti al mio canale YouTube.

E COME PROMESSO…

Come dicevamo in apertura: da sole, le VPN non risolvono definitivamente il problema delle censure online. Tuttavia per il momento svolgono un ottimo lavoro, offrendo anche diversi vantaggi come una privacy completa, la protezione da tracciamenti, il blocco delle pubblicità, il controllo dei dati personali e la difesa da intrusioni online.

Io ho cercato la migliore per le mie esigenze e ho scelto questa. In caso anche tu senta il bisogno di adottare una VPN fai le tue ricerche personali e scegli secondo coscienza, per carità. Però conta che seguendo il mio link ottieni tre mesi di sconto e puoi installarla anche su cellulare e TV. Prego, non c’è di che.

Alla prossima, e nel frattempo… goditi la vita!

A.